Strano ed emozionante - Adam Ramzi e Nate Grimes
Lo strano aggettivo viene dalla parola latina extraneus, che significa estera o esterna. Molti di noi ritengono spesso che i nostri impulsi sessuali siano strani, non importa quante persone possano condividere desideri simili. Possiamo proteggere i nostri desideri dagli amanti e dagli amici. In effetti, una delle principali domande poste nella terapia sessuale: Sono normale? Questa domanda, di per sé, illustra una profonda vulnerabilità al cuore del desiderio. E, per buona ragione, molti di noi hanno sopportato il giudizio e la persecuzione su come e chi fottiamo. La necessità di essere accettati può incoraggiarci ad oscurarci, ma in tal modo soffriamo di un desiderio non soddisfatto.
In generale, l'estrema compressione e la segretezza sotto la quale siamo diventati esseri sessuali autonomi ci hanno privato di un vocabolario descrittivo e di una visione della natura simbolica delle nostre fantasie e desideri. In fondo, la maggior parte delle nostre fantasie intravede i nostri bisogni emotivi, non gli scenari di vita reale che richiedono l'attuazione. C'è uno spettro di pragmatismo e di calcolo del rischio che siamo in grado di agire sui nostri desideri, ma solo se li esoneramo da sotto coperte di vergogna. Quando ci sentiamo meno temuti di rivelarci, godiamo di connessioni più profonde e di maggiore soddisfazione. Facciamo scelte più significative per noi stessi e con gli altri.
Ci può servire bene ricordare che tutto il desiderio nasce dall'innocenza infantile - la nostra infanzia letterale - ed è la forza vitale che permea ogni possibile vita. Quando portiamo la coscienza nei regni nascosti dentro di noi, niente è davvero strano. Piuttosto che interrogare la normalità di ciò che rende vivi i nostri corpi, una domanda più appropriata potrebbe essere: a chi sono strano?